lunedì 12 dicembre 2016

4 DOMANDE A...


SERGIO VAIRANI

Perché hai scelto questo sport? 

Dopo una lunga carriera di allenatore di pallavolo e anni di calci al pallone era tempo di passare a uno sport che non mi obbligasse a impegni fissi e duraturi. Cosa di più facile e libero di una sana corsetta? 




Perché hai scelto l’Activa Running? Trasmetti il tuo entusiasmo agli uomini che vogliono correre...

Quando Ivan (Vailati n.d.r.) mi ha proposto di provare questa esperienza inizialmente ero perplesso. Sono sempre stato uno sportivo: dal calcio al tennis passando per volley, basket, bicicletta penso di averli provati quasi tutti, ma correre proprio non mi piaceva, mi annoiava. Poi frequentando le corse del gruppo, credo anche per il clima che si respira in Activa Running,  ho iniziato ad apprezzare il piacere di correre all’aria aperta,  in compagnia senza agonismo. E, credetemi, il beneficio psicofisico è qualcosa di veramente speciale.



    Hai gareggiato in mezze maratone come hai vissuto quest’esperienza?

1  Prima di appassionarmi alla corsa pensavo di poter correre al massimo per 8-10 km, pensare di farne 21 neanche nei sogni. Dopo i primi allenamenti correre non era più fatica ma via via diventava piacere e così, con naturalezza, dopo un paio di mesi eccomi al via della mia prima mezza maratona. Certo, gli ultimi km sono sempre i più duri, ma è qui che emerge il piacere di fare fatica. E qui ti aiuta la testa: se hai fatto tutta questa fatica, mi dico, non vorrai mica mollare proprio adesso… E in questo è la distanza che preferisco.



    Prossimo obiettivo?

      Due anni fa è arrivata Chiara e si dormiva poco ma riuscivo ad allenarmi. A luglio è arrivata Viola e lo spazio per la corsa si è praticamente azzerato. Il primo obiettivo per il 2017 è  proprio quello di rientrare stabilmente nel gruppo, poi, se riesco, vorrei riuscire a partecipare a un paio di mezze maratone primaverili. 

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