4 DOMANDE A...
SERGIO VAIRANI
Perché hai scelto questo sport?
Dopo
una lunga carriera di allenatore di pallavolo e anni di calci al pallone era
tempo di passare a uno sport che non mi obbligasse a impegni fissi e duraturi.
Cosa di più facile e libero di una sana corsetta?
Perché hai scelto l’Activa Running? Trasmetti il tuo entusiasmo agli uomini che vogliono correre...
Quando Ivan (Vailati n.d.r.) mi ha proposto di provare questa
esperienza inizialmente ero perplesso. Sono sempre stato uno sportivo: dal
calcio al tennis passando per volley, basket, bicicletta penso di averli
provati quasi tutti, ma correre proprio non mi piaceva, mi annoiava. Poi
frequentando le corse del gruppo, credo anche per il clima che si respira in
Activa Running, ho iniziato ad
apprezzare il piacere di correre all’aria aperta, in compagnia senza agonismo. E, credetemi, il
beneficio psicofisico è qualcosa di veramente speciale.
1 Hai gareggiato in mezze maratone come hai vissuto quest’esperienza?
1 Prima di appassionarmi alla corsa pensavo di poter
correre al massimo per 8-10 km, pensare di farne 21 neanche nei sogni. Dopo i
primi allenamenti correre non era più fatica ma via via diventava piacere e
così, con naturalezza, dopo un paio di mesi eccomi al via della mia prima mezza
maratona. Certo, gli ultimi km sono sempre i più duri, ma è qui che emerge il
piacere di fare fatica. E qui ti aiuta la testa: se hai fatto tutta questa
fatica, mi dico, non vorrai mica mollare proprio adesso… E in questo è la
distanza che preferisco.
1 Prossimo obiettivo?
Due anni fa è arrivata Chiara e si dormiva poco ma
riuscivo ad allenarmi. A luglio è arrivata Viola e lo spazio per la corsa si è
praticamente azzerato. Il primo obiettivo per il 2017 è proprio quello di rientrare stabilmente nel
gruppo, poi, se riesco, vorrei riuscire a partecipare a un paio di mezze
maratone primaverili.




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